Il sito archeologico di Ercolano

Descrizione

Ercolano e Pompei furono distrutte dalla terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Gli scavi delle due antiche città sono state dichiarati dall’UNESCO, nel 1997, patrimonio dell’umanità.

I lavori di scavi di Ercolano, iniziati verso la metà del Settecento, sono continuati nei secoli successivi e continuano tuttora.

Attualmente risultano disseppelliti gli edifici di Hercolanum ubicati nella zona vicino al mare, mentre i templi, le abitazioni, parte del foro e le necropoli non sono ancora riportate alla luce in quanto gli scavi risultano difficoltosi per il fatto che questa parte dell’antica città si trova sotto il centro abitato di Resina.

Gli edifici archeologici più importanti di Ercolano sono:

Casa Sannitica. E’ una delle abitazioni signorili più antiche, con un grande atrio decorato con colonnine ioniche e con pavimentazione in terracotta. Sono presenti nella dimora interessanti reperti, tra i quali una piccola statua di Venere.

Casa del Gran Portale. Si tratta di un’elegante abitazione il cui ingresso è delimitato da due colonne di colore rosso, sormontate da capitelli. All’interno le pareti delle stanze sono decorate con pregevoli dipinti.

Casa dell’Albergo. Di questa dimora, così denominata per la sua spaziosità, si vedono i resti dell’atrio, di diverse stanze, del bagno e di diverse colonne. Fu costruita in epoca augustea in posizione panoramica, con un vasto giardino pensile.

Casa del Tramezzo di Legno. Ha un vasto atrio al centro del quale si trova una vasca per la raccolta delle acque piovane. Nella casa si trova una piccola statua di Atthis, una divinità greca, e alcuni vegetali (ben conservati) custoditi in bacheche.

Casa dell’Atrio a Mosaico. Così chiamata perché comprende appunto un atrio a mosaico, questa abitazione è caratterizzata da splendide decorazioni che raffigurano “Diana al Bagno” e il “Supplizio di Dirce”.

Sacello degli Augustali. Il sacello, dedicato all’imperatore Augusto, si trova al centro di una vasta sala e ha pareti con pitture raffiguranti Nettuno, Giunone, Ercole, Minerva e Anfitrite.

Casa del Mosaico di Nettuno e Anfitrite. Questa casa apparteneva ad un ricco commerciante che esercitava la sua attività in un bottega attigua, che si è mantenuta ben conservata con le merci allineate sul bancone e le anfore per il vino collocate in uno scaffale. La dimora è così chiamata per la presenza di una pregevole pittura raffigurante Nettuno e Anfitrite.

Casa dei Cervi. Questa dimora, la più raffinata di tutte quelle scoperte, è composta da una parte sottostante adibita ad abitazione e da una parte terrazzata dalla quale si può ammirare uno splendido panorama sul mare. Nella grande sala si trova il gruppo marmoreo che raffigura “Cervi assaliti dai cani”, mentre in una sala più piccola, decorata con fini pitture, è ubicato un satiro in marmo.

Diversi ritratti, staccatisi dalle pareti, sono esposti nel Museo Archeologico di Napoli.

Casa del Rilievo di Telefo. E’ una dimora sontuosa decorata alle pareti e alle colonne con un vivo colore rosso. Nella parte panoramica si trova una stanza con bellissime decorazioni in marmi di qualità pregiata. La casa espone in una vetrina oggetti domestici e cibi ancora ben conservati.

Villa dei Papiri. Venuta alla luce solo in parte era ricca di sculture in marmo e in bronzo, custodite nel Museo archeologico di Napoli, e da papiri con scritti in lingua greca e latina a contenuto filosofico, esposti nella Biblioteca di Napoli.

Ad Ercolano, oltre alle splendide abitazioni private, si possono ammirare le Terme Suburbane, un grande complesso pervenuto ben conservato, con pregevoli decorazioni e pavimenti in marmo nero;  parte del foro con un portico dove si trovano diverse botteghe; la vasta Palestra con due piscine, una grande e l’altra piccola; i resti del teatro che, se non avesse subiti spoliazioni nel corso dei secoli, certamente sarebbe stato il teatro antico più maestoso dell’epoca romana.

 

 

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